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Celiachia: più facile, veloce, economico e informatizzato il sistema di erogazione degli alimenti

Avviata la nuova modalità gestionale per l’erogazione degli alimenti senza glutine che saranno distribuiti in modo facile, veloce, economico, informatizzato e fruibile in tutto il territorio marchigiano. Il sistema sperimentato è stato presentato questa mattina dal presidente Luca Ceriscioli in conferenza stampa insieme a Nadia Storti, Direttore Generale ASUR Marche e Romina Giommarini Presidente AIC,  Associazione Italiana Celiachia Marche Onlus.

Una bella novità per le persone affette da celiachia che potranno acquistare prodotti specificatamente formulati nelle farmacie e esercizi commerciali autorizzati in tutto il territorio regionale mostrando la tessera sanitaria e il codice di autorizzazione. Superata quindi la vecchia modalità della ricetta che, una volta presentata in farmacia o esercizio autorizzato, doveva essere dispensata tutta presso lo stesso fornitore.

“Una rivoluzione copernicana per praticità e semplicità d’uso - ha detto Ceriscioli – ogni volta che semplifichiamo un procedimento diamo maggior valore alle persone che si rivolgono al nostro servizio sanitario”. Ceriscioli ha rimarcato l’importanza della collaborazione con l’associazione che “permette di facilitare la vita di tutti nel veder riconosciuto il diritto di sentirsi normali e fare la spesa passando semplicemente la tessera sanitaria”.  Collaborazione “che fa raggiungere risultati, prevederne altri e dare valore aggiunto alla sanità marchigiana ancora più umana”.

Nadia Storti ha sottolineato che “il sistema sanitario tutela e protegge tutti i cittadini con immediatezza e cercando di ridurre i grandi e piccoli disagi che una malattia porta con sé. Relativamente ai celiaci è stato redatto il PDTA regionale (Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale), ora stiamo sperimentando il nuovo sistema di erogazione degli alimenti per tutta la regione.  Quando si riesce a garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria anche per i bisogni particolari, vuol dire che siamo di fronte ad un sistema di qualità.

“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti – ha dichiarato Romina Giommarini - sono segno di fiducia e collaborazione. Due grandi traguardi, a due anni dall'insediamento del nuovo direttivo di cui sono presidente, il PDTA e oggi la dematerializzazione della ricetta. Un grande traguardo per i pazienti celiaci che devono alimentarsi con prodotti privi di glutine, unica cura attualmente a disposizione per questa malattia,  usufruendo di un codice invece della famigerata ricetta rossa. Non posso che essere soddisfatta e ringrazio la regione non solo per averci ascoltato ma anche di averci permesso di lavorare al loro fianco.

Il nuovo sistema, già sperimentato nelle Aree Vaste 4 e 5, prenderà avvio nell’Area Vasta 1 dal primo marzo 2020, per l’Area Vasta 2 e l’Area Vasta 3 tra aprile e maggio 2020. Nel frattempo verranno formati gli esercenti, Farmacie, Parafarmacie e Grande Distribuzione, per accogliere le richieste degli assistiti.

Non sarà più necessaria la ricetta cartacea nei punti di distribuzione autorizzati ma sarà sufficiente recarsi muniti di tessera sanitaria e codice di autorizzazione presso un qualsiasi punto di consegna autorizzato e richiedere i prodotti. Il sistema informatico registra in tempo reale la dispensazione e scala l’importo dalla disponibilità mensile di ogni utente.  

Il sistema di controllo è più agevole in quanto l’importo disponibile per ogni paziente è quello autorizzato dall’ASUR (sulla base della DGRM 1624/2018 che recepisce la normativa nazionale) e non può essere superato. I prodotti erogabili sono quelli dispensabili in quanto presenti sulla lista del Ministero della Salute rivalutati e aggiornati periodicamente secondo i fabbisogni energetici con un limite massimo di spesa mensile.

Colpendo l’uno per cento della popolazione, nelle Marche circa 15 mila sono pazienti celiaci, la celiachia non può più essere considerata rara ma cronica ed invalidante. La malattia celiaca è una patologia di tipo autoimmunitario primariamente localizzata nell’intestino tenue ma di natura sistemica, scatenata dall’ingestione di glutine (presente in molti cereali: frumento, orzo, segale) in soggetti predisposti geneticamente. Considerata in passato malattia rara, grazie al miglioramento dei test diagnostici si è dimostrata una patologia che in realtà colpisce circa l’1% della popolazione (due volte più frequente nelle donne). L’unica terapia attuale è rappresentata da una dieta priva di glutine La revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza, definita dal DM 12/01/2017, prevede il passaggio della celiachia e della sua variante clinica, la dermatite erpetiforme, nell’elenco delle malattie croniche invalidanti.


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